SEEDS SEASON 3



AV co-cura, assieme a Martino Gamper, SEASON 3 negli spazi di SEE••DS
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La mostra NO ORDINARY LOVE – MARTINO GAMPER W/ FRIENDS mette in essere dinamiche collaborative capaci di evidenziare incongruenze nel “sistema del design”. L’esperimento, partito dalla pratica di un workshop mirato a una progettualitá più o meno collettiva, ha portato a collaborare un gruppo di designer – Tiago Almeida, Faudet Harrison, Lars Frideen, Max Frommeld, Martino Gamper, Gemma Holt, Jochen Holz, Max Lamb, Will Shannon, Silo Studio, Harry Thaler, Bethan Wood – già amici tra loro ma che mai avevano lavorato insieme. Schietti e provocatori (forse anonimi), i risultati del workshop, occupano lo spazio di SEE• (Special Events Exhibits) instaurando un dialogo sottile e irriverente con i pezzi firmati esposti nella sale di •DS (Design Store). La vendita sarà caratterizzata da tre inusuali regole che scandiranno il tempo della mostra dall’inizio alla fine.
http://seedslondon.com
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La mostra NO ORDINARY LOVE – MARTINO GAMPER W/ FRIENDS mette in essere dinamiche collaborative capaci di evidenziare incongruenze nel “sistema del design”. L’esperimento, partito dalla pratica di un workshop mirato a una progettualitá più o meno collettiva, ha portato a collaborare un gruppo di designer – Tiago Almeida, Faudet Harrison, Lars Frideen, Max Frommeld, Martino Gamper, Gemma Holt, Jochen Holz, Max Lamb, Will Shannon, Silo Studio, Harry Thaler, Bethan Wood – già amici tra loro ma che mai avevano lavorato insieme. Schietti e provocatori (forse anonimi), i risultati del workshop, occupano lo spazio di SEE• (Special Events Exhibits) instaurando un dialogo sottile e irriverente con i pezzi firmati esposti nella sale di •DS (Design Store). La vendita sarà caratterizzata da tre inusuali regole che scandiranno il tempo della mostra dall’inizio alla fine.
http://seedslondon.com
SEEDS SEASON 2



AV cura SEASON2, presso il nuovo, duplice, spazio londinese SEE••DS.
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Per la seconda stagione di SEE••DS, AV riprende le affascinanti teorie di Gilles Deleuze decise nel rifiutare l'idea che la coscienza sia "la luce" ad illuminare cose altrimenti relegate nell'oscurità. "Le cose brillano di per sé, senza il bisogno che qualcosa le illumini", dice Deleuze. Sia la mostra A Certain Afterglow del designer Pietro Russo, allestita negli spazi di SEE•, che la selezione di design esposta nelle stanze di •DS (con, tra gli altri, lavori di Dimitri Bähler, Laureline Galliot, Martino Gamper, Gemma Holt, Lex Pott, Jerszy Seymour, Tijmen Smeulders), riecheggiano la teoria intrigante di Deleuze, indagando i mille modi diversi in cui le cose possono "brillare".
http://seedslondon.com/main/season-2
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Per la seconda stagione di SEE••DS, AV riprende le affascinanti teorie di Gilles Deleuze decise nel rifiutare l'idea che la coscienza sia "la luce" ad illuminare cose altrimenti relegate nell'oscurità. "Le cose brillano di per sé, senza il bisogno che qualcosa le illumini", dice Deleuze. Sia la mostra A Certain Afterglow del designer Pietro Russo, allestita negli spazi di SEE•, che la selezione di design esposta nelle stanze di •DS (con, tra gli altri, lavori di Dimitri Bähler, Laureline Galliot, Martino Gamper, Gemma Holt, Lex Pott, Jerszy Seymour, Tijmen Smeulders), riecheggiano la teoria intrigante di Deleuze, indagando i mille modi diversi in cui le cose possono "brillare".
http://seedslondon.com/main/season-2
The Wandering School



AV è tra gli attivatori di The Wandering School.
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Insieme a Jerszy Seymour, Erasmus Scherjon, Stephane Barbier Bouvet ed Emanuele Braga, Valentina Ciuffi e Anita Silva innescano e coordinano la macchina di "The Wandering School". Il progetto è una performance continua che gli studenti del "Dirty Art Department" di Amsterdam portano avanti senza sosta, tra successi e fallimenti, dal 1 al 17 Aprile del 2016 in concomitanza con gli eventi milanesi di MiArt e del Salone del Mobile. L'esperimento formativo che guarda alle esperienze delle scuole più alternative e radicali, che si ispira liberamente al capolavoro di Sidney Pollack They shoot horses, Don't they?!, prende corpo negli spazi, e in collaborazione con il collettivo, del centro occupato Macao.
http://wanderingschool.com
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Insieme a Jerszy Seymour, Erasmus Scherjon, Stephane Barbier Bouvet ed Emanuele Braga, Valentina Ciuffi e Anita Silva innescano e coordinano la macchina di "The Wandering School". Il progetto è una performance continua che gli studenti del "Dirty Art Department" di Amsterdam portano avanti senza sosta, tra successi e fallimenti, dal 1 al 17 Aprile del 2016 in concomitanza con gli eventi milanesi di MiArt e del Salone del Mobile. L'esperimento formativo che guarda alle esperienze delle scuole più alternative e radicali, che si ispira liberamente al capolavoro di Sidney Pollack They shoot horses, Don't they?!, prende corpo negli spazi, e in collaborazione con il collettivo, del centro occupato Macao.
http://wanderingschool.com
SEEDS



AV disegna l'identità visiva, il sito web e cura la programmazione di SEE••DS, nuovo, duplice, spazio a Londra.
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SEE••DS (SpecialEventsExhibits••DesignStore) ha appena inaugurato a Kensington, portando nel cuore di uno dei quartieri più pittoreschi e tradizionali di Londra un progetto votato alla contemporaneità. SEE••DS si muove tra design e arte ,e fin dal progetto di interni che ne ha riconvertito lo spazio (a cura di Carol Rabolli Pansera), sceglie un approccio sperimentale e nuovo. I suoi due spazi (SEE e DS), separati ma comunicanti, parlano di due modi diversi esporre, esperire e appropriarsi di oggetti e opere messe in mostra. I due spazi cambiano layout simultaneamente ad ogni nuova stagione, tre volte all'anno.
http://seedslondon.com/main/season-1
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SEE••DS (SpecialEventsExhibits••DesignStore) ha appena inaugurato a Kensington, portando nel cuore di uno dei quartieri più pittoreschi e tradizionali di Londra un progetto votato alla contemporaneità. SEE••DS si muove tra design e arte ,e fin dal progetto di interni che ne ha riconvertito lo spazio (a cura di Carol Rabolli Pansera), sceglie un approccio sperimentale e nuovo. I suoi due spazi (SEE e DS), separati ma comunicanti, parlano di due modi diversi esporre, esperire e appropriarsi di oggetti e opere messe in mostra. I due spazi cambiano layout simultaneamente ad ogni nuova stagione, tre volte all'anno.
http://seedslondon.com/main/season-1
purple, turquoise, pink (brown along the edges)



AV co-cura la prima mostra in galleria del collettivo belga Rotor.
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Noti per essere autori dell'indimenticabile Padiglione Belga alla Biennale di Venezia del 2010, per l'installazione che hanno realizzato con Prada (a cura di Germano Celant) nel 2011 o per la mostra su Rem Koolhaas che hanno curato al Barbican nel 2012, i Rotor sono tra le passioni di AV per la serietà della loro ricerca che li porta dai palcoscenici più illustri e glamour, ai cantieri, alle discariche, ai luoghi e ai modi del commercio più schietto. Indefiniti e indefinibili, cercavano provocatoriamente, una prima mostra in galleria. La Carwan gallery di Beirut ad AV è parsa la più adatta.
http://carwangallery.com
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Noti per essere autori dell'indimenticabile Padiglione Belga alla Biennale di Venezia del 2010, per l'installazione che hanno realizzato con Prada (a cura di Germano Celant) nel 2011 o per la mostra su Rem Koolhaas che hanno curato al Barbican nel 2012, i Rotor sono tra le passioni di AV per la serietà della loro ricerca che li porta dai palcoscenici più illustri e glamour, ai cantieri, alle discariche, ai luoghi e ai modi del commercio più schietto. Indefiniti e indefinibili, cercavano provocatoriamente, una prima mostra in galleria. La Carwan gallery di Beirut ad AV è parsa la più adatta.
http://carwangallery.com
The Messengers of Gravity



AV disegna il catalogo The Messengers of Gravity dedicato all'opera di Luca Pozzi.
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Curato da Gianluigi Ricuperati (e voluto dal museo Ettore Fico di Torino), il catalogo include (fra gli altri) saggi e interviste di Hans Ulrich Obrist, Ute Meta Bauer e Carlo Rovelli. Nel tentativo di raccontare l'opera di Pozzi, al confine tra arte e scienza, il libro insiste sull'importanza di sovrapposizioni e contaminazioni. La grafica rinforza la dose, optando per un layout in cui i testi galleggiano su frame d'artista, tra colori urlati e intricati pattern.
http://lucapozzi.com/book
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Curato da Gianluigi Ricuperati (e voluto dal museo Ettore Fico di Torino), il catalogo include (fra gli altri) saggi e interviste di Hans Ulrich Obrist, Ute Meta Bauer e Carlo Rovelli. Nel tentativo di raccontare l'opera di Pozzi, al confine tra arte e scienza, il libro insiste sull'importanza di sovrapposizioni e contaminazioni. La grafica rinforza la dose, optando per un layout in cui i testi galleggiano su frame d'artista, tra colori urlati e intricati pattern.
http://lucapozzi.com/book
Paper Factor



AV crea l'identità e disegna il sito di Paper Factor
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Paper Factor è un un nuovo materiale, un composto in micro-fibre di carta lavorato e processato in modo inedito. Un’evoluzione intelligente e innovativa della cartapesta messa a punto e testata scientificamente in collaborazione con l’Università del Salento.
L'omonima azienda, nata nel 2016 tra Lecce e New York realizza prodotti fatti a mano e rifiniti con macchinari solitamente utilizzati nella lavorazione di legno, metallo, plastica e pietra, applicando tecniche che permettono di sfruttare al massimo la flessibilità e la malleabilità intrinseche di questo materiale.
http://paperfactor.com
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Paper Factor è un un nuovo materiale, un composto in micro-fibre di carta lavorato e processato in modo inedito. Un’evoluzione intelligente e innovativa della cartapesta messa a punto e testata scientificamente in collaborazione con l’Università del Salento.
L'omonima azienda, nata nel 2016 tra Lecce e New York realizza prodotti fatti a mano e rifiniti con macchinari solitamente utilizzati nella lavorazione di legno, metallo, plastica e pietra, applicando tecniche che permettono di sfruttare al massimo la flessibilità e la malleabilità intrinseche di questo materiale.
http://paperfactor.com
Fattobene



AV progetta l’identità e disegna il sito di Fattobene, archivio ed e-commerce dedicato agli archetipi della quotidianità italiana.
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Fattobene, ideato dalla giornalista Anna Lagorio, raccoglie piccoli oggetti che “riassumono” l’Italia dell’ultimo secolo in segni grafici e ingredienti intramontabili. Il sito – inizialmente un archivio, in seguito un e-commerce – racconta prodotti che si sono conservati tali e quali per decenni e spiccano per qualità, anche estetica, a dispetto del prezzo. AV sceglie un segno pulito e deciso, come un marchio ulteriore sugli oggetti selezionati, e guida il visitatore in un’esplorazione web facilitata, lo invita indugiare su immagini e testi.
http://fatto-bene.com
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Fattobene, ideato dalla giornalista Anna Lagorio, raccoglie piccoli oggetti che “riassumono” l’Italia dell’ultimo secolo in segni grafici e ingredienti intramontabili. Il sito – inizialmente un archivio, in seguito un e-commerce – racconta prodotti che si sono conservati tali e quali per decenni e spiccano per qualità, anche estetica, a dispetto del prezzo. AV sceglie un segno pulito e deciso, come un marchio ulteriore sugli oggetti selezionati, e guida il visitatore in un’esplorazione web facilitata, lo invita indugiare su immagini e testi.
http://fatto-bene.com
The Drink(er)s



AV co-cura e disegna la nuova mostra online per il sito del Bar Basso.
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Dopo aver lanciato il nuovo web dello storico Bar Basso lo scorso Aprile, AV lo implementa periodicamente con mostre virtuali a coinvolgere i "personaggi" che ruotano attorno al bar e a riattivarne il prezioso archivio. A Novembre 2015 inaugura un esperimento narrativo attorno ai drink del Basso con foto di Delfino Sisto Legnani e parole di una squadra di "penne" inaspettate e illustri.
http://barbasso.com/thedrinkers
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Dopo aver lanciato il nuovo web dello storico Bar Basso lo scorso Aprile, AV lo implementa periodicamente con mostre virtuali a coinvolgere i "personaggi" che ruotano attorno al bar e a riattivarne il prezioso archivio. A Novembre 2015 inaugura un esperimento narrativo attorno ai drink del Basso con foto di Delfino Sisto Legnani e parole di una squadra di "penne" inaspettate e illustri.
http://barbasso.com/thedrinkers
Atelier dell’Errore



AV disegna il sito e promuove la diffusione dell’opera di Atelier dell’Errore – laboratorio di arti visive per la Neuropsichiatria Infantile.
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Atelier dell’Errore è una “scultura” sociale dell'artista Luca Santiago Mora che, insieme ai ragazzi della Neuropsichiatria Infantile di Reggio Emilia (e poi di Bergamo), ha dato vita al portento di un insolito bestiario.
Approdato sulle copertine di Quodlibet come sul palcoscenico di TedX, presentato in numerose mostre e premiato dall'azionista viennese Arnulf Rainer con il prestigioso riconoscimento europeo EWARD6, il bestiario si prepara a nuove ribalte e inaspettate evoluzioni, in Italia e all’estero.
http://atelierdellerrore.org
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Atelier dell’Errore è una “scultura” sociale dell'artista Luca Santiago Mora che, insieme ai ragazzi della Neuropsichiatria Infantile di Reggio Emilia (e poi di Bergamo), ha dato vita al portento di un insolito bestiario.
Approdato sulle copertine di Quodlibet come sul palcoscenico di TedX, presentato in numerose mostre e premiato dall'azionista viennese Arnulf Rainer con il prestigioso riconoscimento europeo EWARD6, il bestiario si prepara a nuove ribalte e inaspettate evoluzioni, in Italia e all’estero.
http://atelierdellerrore.org
Frassinago — Gardens and Landscapes



AV ri-disegna l'identità visiva e il sito di Studio Frassinago
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Lo studio Frassinago, fondato a Bologna nel 2006, disegna il verde dando forma a spazi naturali vivibili intensamente nel corso di tutto l’anno.
Lo studio intreccia le competenze più varie – dalla botanica al design, dall’agronomia all'architettura – e si muove secondo principi forti che garantiscono il valore dei suoi progetti e l’evoluzione sperimentale del suo approccio, in Italia e all’Estero.
Il progetto di re-styling di AV parte dalla "samara", seme del "frassino" pianta al centro dell'immaginario dell'azienda.
http://frassinago.com
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Lo studio Frassinago, fondato a Bologna nel 2006, disegna il verde dando forma a spazi naturali vivibili intensamente nel corso di tutto l’anno.
Lo studio intreccia le competenze più varie – dalla botanica al design, dall’agronomia all'architettura – e si muove secondo principi forti che garantiscono il valore dei suoi progetti e l’evoluzione sperimentale del suo approccio, in Italia e all’Estero.
Il progetto di re-styling di AV parte dalla "samara", seme del "frassino" pianta al centro dell'immaginario dell'azienda.
http://frassinago.com
ALBELI



AV disegna il nuovo sito e reinterpreta l'identità di Albeli.
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Albeli è un progetto articolato che ruota attorno all'idea di un viaggio al Sud (d'Italia) vissuto in modo nuovo. La sua attivatrice, l'architetto norvegese Kristine Standnes, cura anche progetti legati ad arte e artigianato e promuove la possibilità di esplorazioni alternative di Campania e Puglia. In queste due regioni si trovano infatti tre delle sue suggestive proprietà: disponibili per essere affittate, sono sede di residenze artistiche, eventi performativi e mostre, nonché di un'intensa attività legata alla coltivazione bio.
http://albeli.it
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Albeli è un progetto articolato che ruota attorno all'idea di un viaggio al Sud (d'Italia) vissuto in modo nuovo. La sua attivatrice, l'architetto norvegese Kristine Standnes, cura anche progetti legati ad arte e artigianato e promuove la possibilità di esplorazioni alternative di Campania e Puglia. In queste due regioni si trovano infatti tre delle sue suggestive proprietà: disponibili per essere affittate, sono sede di residenze artistiche, eventi performativi e mostre, nonché di un'intensa attività legata alla coltivazione bio.
http://albeli.it
KDW



AV collabora alla realizzazione di Kids Design Week e ne cura la comunicazione.
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KDW è la prima settimana del design dedicata interamente al mondo dell’infanzia durante il Salone del Mobile di Milano. "Costruita" cercando proficue ibridazioni tra sguardo adulto e sguardo bambino, la manifestazione ha obbiettivi culturali e commerciali assieme. AV ne ha curato alcune parti più da vicino, occupandosi, inoltre, di definirne l'identità e strutturarne la comunicazione. Il sistema di segnaletica prevede un'operazione di design collettivo che AV ha messo a punto per aumentare il grado di interattività dell'evento. KDW nasce dalla collaborazione tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Uovokids e Actant Visuelle.
http://kidsdesignweek.it
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KDW è la prima settimana del design dedicata interamente al mondo dell’infanzia durante il Salone del Mobile di Milano. "Costruita" cercando proficue ibridazioni tra sguardo adulto e sguardo bambino, la manifestazione ha obbiettivi culturali e commerciali assieme. AV ne ha curato alcune parti più da vicino, occupandosi, inoltre, di definirne l'identità e strutturarne la comunicazione. Il sistema di segnaletica prevede un'operazione di design collettivo che AV ha messo a punto per aumentare il grado di interattività dell'evento. KDW nasce dalla collaborazione tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Uovokids e Actant Visuelle.
http://kidsdesignweek.it
NB-Lecompte



AV disegna il sito personale di Nicolas Bellavance Lecompte.
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Se l’obiettivo è restituire il ritratto efficace di una personalità sfaccettata ed eclettica (triplice!), AV disegna un cv dinamico e interattivo che racconta per punti i principali progetti di Lecompte: brevi paragrafi di testo e poche, mirate, immagini si combinano in modo originale invitando il visitatore a esplorare la rete in cerca di maggiori indizi sul “protagonista” del sito.
http://nb-lecompte.com
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Se l’obiettivo è restituire il ritratto efficace di una personalità sfaccettata ed eclettica (triplice!), AV disegna un cv dinamico e interattivo che racconta per punti i principali progetti di Lecompte: brevi paragrafi di testo e poche, mirate, immagini si combinano in modo originale invitando il visitatore a esplorare la rete in cerca di maggiori indizi sul “protagonista” del sito.
http://nb-lecompte.com
Carwan Gallery



AV ridisegna il sito ed elabora l’identità di Carwan – prima galleria di design contemporaneo in Medio Oriente.
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La galleria Carwan ha inaugurato a Beirut 5 anni fa, dopo una rapida crescita e alla vigilia dell’apertura di una nuova sede a Dubai, cerca un’evoluzione della sua immagine. AV risponde agendo sul linguaggio del sito – ma anche sul logo e sugli statement che raccontano il progetto – sottolineando il primato mediorientale di Carwan, valorizzando il catalogo degli oggetti e dando risalto alle mostre internazionali che hanno caratterizzato e rafforzato il percorso di Carwan.
http://carwangallery.com
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La galleria Carwan ha inaugurato a Beirut 5 anni fa, dopo una rapida crescita e alla vigilia dell’apertura di una nuova sede a Dubai, cerca un’evoluzione della sua immagine. AV risponde agendo sul linguaggio del sito – ma anche sul logo e sugli statement che raccontano il progetto – sottolineando il primato mediorientale di Carwan, valorizzando il catalogo degli oggetti e dando risalto alle mostre internazionali che hanno caratterizzato e rafforzato il percorso di Carwan.
http://carwangallery.com
Bolle



AV co-cura (con l’ong Livenslum) il progetto Bolle – collezione di arredi per cella – e ne disegna l’identità visiva.
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Per assottigliare e de-potenziare i confini (reali e simbolici) degli spazi per la detenzione, Bolle realizza una linea di arredi pensata per il carcere di Bollate e prodotta al suo interno. Gli arredi disegnati da designer come Cini Boeri, Riccardo Dalisi, Riccardo Blumer, Martino Gamper, rotor, Giorgia Zanellato/Daniele Bortotto in collaborazione con i detenuti, saranno commercializzati sia all’interno che all’esterno di istituti penitenziari contribuendo ad accorciare le distanze tra due mondi.
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Per assottigliare e de-potenziare i confini (reali e simbolici) degli spazi per la detenzione, Bolle realizza una linea di arredi pensata per il carcere di Bollate e prodotta al suo interno. Gli arredi disegnati da designer come Cini Boeri, Riccardo Dalisi, Riccardo Blumer, Martino Gamper, rotor, Giorgia Zanellato/Daniele Bortotto in collaborazione con i detenuti, saranno commercializzati sia all’interno che all’esterno di istituti penitenziari contribuendo ad accorciare le distanze tra due mondi.
A-trio



AV crea l’identità e realizza il sito di A-trio – agenzia che organizza eventi legati al design per sostenere iniziative filantropiche.
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AV disegna A-trio sin dal nome, rispondendo alle suggestioni del cliente, in cerca di una prima, atipica, vetrina web per il suo nuovo progetto. La disponibilità del cliente ad assumere un atteggiamento ironico e divertito, porta alla scelta di un’opera d’arte vistosa e barocca che, ruotando, diventa “segnalibro” sovrabbondante ad accompagnare lo scorrere dei contenuti di presentazione di A-trio.
http://a-trio.org
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AV disegna A-trio sin dal nome, rispondendo alle suggestioni del cliente, in cerca di una prima, atipica, vetrina web per il suo nuovo progetto. La disponibilità del cliente ad assumere un atteggiamento ironico e divertito, porta alla scelta di un’opera d’arte vistosa e barocca che, ruotando, diventa “segnalibro” sovrabbondante ad accompagnare lo scorrere dei contenuti di presentazione di A-trio.
http://a-trio.org
Bar Basso



AV disegna il nuovo sito del Bar Basso di Milano.
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Il Bar Basso è uno dei bar storici di Milano, un punto di riferimento. Unico nello stile, fedele a se stesso, è luogo di ritrovo abituale per designer, artisti e architetti. Se il Salone del Mobile lo vede "ritualmente" esplodere di persone, la sua quotidianità è fatta di curiosi e interessanti avventori che contribuiscono al suo charme da sempre. Il Basso ha un archivio "miracoloso" che Actant Visuelle, assieme a Maurizio Stocchetto, padrone del bar, ha scelto di attivare attraverso operazioni narrative periodiche che prenderanno forma ogni due mesi, quali pagine web parallele a un sito volutamente minimale.
http://barbasso.com
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Il Bar Basso è uno dei bar storici di Milano, un punto di riferimento. Unico nello stile, fedele a se stesso, è luogo di ritrovo abituale per designer, artisti e architetti. Se il Salone del Mobile lo vede "ritualmente" esplodere di persone, la sua quotidianità è fatta di curiosi e interessanti avventori che contribuiscono al suo charme da sempre. Il Basso ha un archivio "miracoloso" che Actant Visuelle, assieme a Maurizio Stocchetto, padrone del bar, ha scelto di attivare attraverso operazioni narrative periodiche che prenderanno forma ogni due mesi, quali pagine web parallele a un sito volutamente minimale.
http://barbasso.com
1 COCKTAIL



AV cura e "allestisce" la mostra online 1 COCKTAIL per il nuovo sito del Bar Basso di Milano.
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Il Bar Basso è uno dei bar storici di Milano, un punto di riferimento. Unico nello stile, fedele a se stesso, è luogo di ritrovo abituale per designer, artisti e architetti.
Il Basso ha un archivio "miracoloso" che AV, assieme a Maurizio Stocchetto, padrone del bar, ha scelto di attivare attraverso operazioni narrative periodiche che prenderanno forma ogni due mesi, quali pagine web parallele a un sito volutamente minimale.
1 COCKTAIL, la prima della serie, è una collezione di "token" d'autore disegnata per il Basso da noti designer internazionali a partire da una delle storie che hanno costruito negli anni il fascino del bar.
http://barbasso.com/1cocktail
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Il Bar Basso è uno dei bar storici di Milano, un punto di riferimento. Unico nello stile, fedele a se stesso, è luogo di ritrovo abituale per designer, artisti e architetti.
Il Basso ha un archivio "miracoloso" che AV, assieme a Maurizio Stocchetto, padrone del bar, ha scelto di attivare attraverso operazioni narrative periodiche che prenderanno forma ogni due mesi, quali pagine web parallele a un sito volutamente minimale.
1 COCKTAIL, la prima della serie, è una collezione di "token" d'autore disegnata per il Basso da noti designer internazionali a partire da una delle storie che hanno costruito negli anni il fascino del bar.
http://barbasso.com/1cocktail
Sexion Privèe



AV crea la prima proposta per l’identità e per il sito di Sexion Privèe, linea di sex toys acustici al femminile.
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Sexion Privèe è un esperimento nato per mettere online strumenti audio propedeutici alla masturbazione femminile. Nell'intento di vestire graficamente un progetto insolito e delicato, AV sceglie un segno il più possibile essenziale ed elegante attorno ad un unico comando – Play – e alle sue geometrie minime: un invito all'ascolto, ma anche all'esplorazione libera e divertita della propria sessualità, oltre ogni tabù.
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Sexion Privèe è un esperimento nato per mettere online strumenti audio propedeutici alla masturbazione femminile. Nell'intento di vestire graficamente un progetto insolito e delicato, AV sceglie un segno il più possibile essenziale ed elegante attorno ad un unico comando – Play – e alle sue geometrie minime: un invito all'ascolto, ma anche all'esplorazione libera e divertita della propria sessualità, oltre ogni tabù.
ME FEST



AV inventa e cura la prima edizione di ME FEST – Medical Entertainment
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Su commissione del Centro Medico Santagostino di Milano, AV mette a punto la prima edizione di un festival inedito che si muove tra i temi di salute e cura, usando la performance come modo di espressione e coinvolgimento. Tenutosi lo scorso 26 Settembre ME Fest si è svolto tra la sede del Centro in via Panfilo Castaldi, la piscina Cozzi, il cinema Oberdan, coinvolgendo anche ristoranti e negozi lungo la strada. AV ne ha curato anche immagine e comunicazione.
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Su commissione del Centro Medico Santagostino di Milano, AV mette a punto la prima edizione di un festival inedito che si muove tra i temi di salute e cura, usando la performance come modo di espressione e coinvolgimento. Tenutosi lo scorso 26 Settembre ME Fest si è svolto tra la sede del Centro in via Panfilo Castaldi, la piscina Cozzi, il cinema Oberdan, coinvolgendo anche ristoranti e negozi lungo la strada. AV ne ha curato anche immagine e comunicazione.
Valentina Ciuffi e Anita Silva
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